Titoli internazionali: Star Crash, The Adventures of Stella Star
Nazione: Italia
Durata: 94 minuti
Regia: Luigi Cozzi con lo pseudonimo di Lewis Coates
Anno: 1978
Cast: Caroline Munro, Nadia Cassini, David Hasselhoff, Christopher Plummer, Robert Tessier, Joe Spinell, Marjoe Gortner
Trama:
Il perfido conte Zarth Arn ha messo a punto una terribile arma che potrebbe portarlo a dominare l’intero universo. L’imperatore quindi invia una squadra di spie (tra le quali c’è suo figlio) per scoprire i segreti dell’arma, ma questi verranno attaccati da misteriose luci rosse e l’equipaggio sarà costretto ad abbandonare la nave su alcuni moduli di salvataggio. A ritrovare uno dei moduli, con un superstite, saranno i ladruncoli Stella Star e Ackton, che verranno reclutati dall’imperatore per fermare i diabolici piani del malvagio conte Zarth Arn…
Secondo me:
Visto che ieri sera Italia 1 ha trasmesso il primo Star Wars, a me è venuto in mente di guardare uno degli emuli del film di George Lucas. Il più celebre è senza dubbio Dünyayi Kurtaran Adam, meglio conosciuto come lo Star Wars Turco, ma ho notizie anche di un film Brasiliano. In giro per la rete però leggo anche di un film italiano che sarebbe “parecchio ispirato” a Star Wars, ovvero Star Crash, forse il film di fantascienza più ambizioso mai prodotto qui da noi. Regista e sceneggiatore di questo film è Luigi Cozzi, un grande protagonista degli anni ’70 e ’80 e stretto collaboratore di Dario Argento (oggi gestisce il Profondo Rosso Store). Qui sul blog avevamo già conosciuto Luigi Cozzi con il noiosissimo Paganini Horror ma questo film è assolutamente di un altro livello rispetto al brutto horror visto in precedenza.
Questo film, citato anche in una scena di Piano 17 non è affatto una copia spudorata di Star Wars ma ha una storia originale, scritta (a detta di Cozzi) ben prima del film di Lucas ma il successo internazionale di Guerre Stellari fu essenziale per permettere al film di trovare dei finanziamenti. In realtà comunque qualche punto di contatto con il film di Lucas c’è e probabilmente alcune modifiche alla sceneggiatura sono state apportate proprio sulla scia del successo di Star Wars: ad esempio la protagonista Stella Star (grandissimo nome al quale il film dà pure una “stupenda” motivazione!) è una bandita oltre ad essere uno dei migliori piloti dell’universo; inoltre il fatto che il malvagio conte (interpretato “magistralmente” da Joe Spinelli, che aveva già recitato in Rocky, Taxy Driver e Il Padrino prima di approdare alla corte di Cozzi!) abbia creato un’arma mortale e la nasconda in un pianeta mi ricorda qualcosa. Inoltre ad aiutare i protagonisti c’è un robot che nelle movenze ricorda un pò D3-B0 e nell’armatura Boba Fett. Immancabile poi la spada laser! A parte questi punti di contatto comunque la storia sembra quasi ispirarsi ad un racconto d’avventura, una specie di caccia al tesoro se vogliamo. Un pò banale e semplice, ma comunque funziona. Ci troviamo davanti ai soliti eroi chiamati dall’imperatore (nientemeno che Christopher Plummer!) a sconfiggere il cattivo di turno con in mezzo la ricerca di un equipaggio disperso (tra i quali c’è il figlio dell’imperatore, un giovanissimo David Hasselhoff!). Ogni volta che atterreranno su un pianeta dovranno vedersela con qualcuno (come ad esempio una tribù di amazzoni, la cui regina è Nadia Cassini, o trogloditi che saltano fuori da non si sa dove) e in mezzo ci troviamo un paio di scontri spaziali e qualche inguardabile sequenza di combattimento e sparatorie (con uno stupendo effetto rallenty!).
Il film ha comunque un buon ritmo e ci dimostra che il al regista la fantasia non manca. Geniali ad esempio i siluri contenenti i soldati, i poter “Super Normali” di Akton, la quantificazione del tempo in periodi e quadeanti…
La produzione del film fu abbastanza difficoltosa e Cozzi dovette combattere con un budget limitato, pertanto gli effetti speciali sono abbastanza brutti ma mantengono un certo fascino retrò. Carini i modellini di alcune navi, mentre per fondali (fin troppo colorati), esplosioni laser e battaglie varie è meglio se lasciamo stare. Orrendi anche i “Golem” (dei robottini insignificanti) e il bestione delle amazzoni animati in stop motion (tecnica che io adoro della quale Cozzi è abbastanza un esperto. Qui però gli è venuta proprio male!). Comunque anche la buttezza grafica contribuisce all’effetto nostalgia che il film si porta dietro. Nostalgia per un tipo di cinema che non esiste più.
Film godibile, anche grazie alla presenza di Stella Star (Caroline Munro) semi nuda per tutto il film! Da qualche anno è reperibile in DVD, se lo trovate per pochi spiccioli prendetelo e potreste scoprire un piccolo gioiello della fantascienza tricolore…
01:27 , 21.06.2011
cretini, provate a realizzarlo voi !
ARMANDO VALCAUDA
10:39 , 21.06.2011
armando, ma l’hai letto l’articolo? a me il film è piaciuto… evidenti però sono la scarsità dei mezzi ed è probabibile che l’intromissione dei produttori abbiano spinto Cozzi ad inserire riferimenti al film di Lucas. Comunque tra i migliori esponenti della fantascienza italiana!
16:29 , 27.04.2014
Sarebbe carino se alla recensione fosse aggiunta l’eventuale reperibilità del film in DVD!
Di Star Crash, io non ho trovato la versione italiana, ma esiste una versione francese che contiene anche la lingua italiana.