Reuni Z

Titolo Originale: Reuni Z
Nazione: Indonesia
Durata: 93 minuti
Regia: Soleh Solihun, Monty Tiwa
Anno: 2018
Cast: Soleh Solihun, Tora Sudiro, Dinda Kanyadewi, Cassandra Lee, Ayushita, Surya Saputra, Verdi Solaiman, Gabriella Lasdauskas, Fanny Fabriana

Trama:

Un gruppo di ex compagni di classe si ritrova ad una riunione della scuola dopo 20 anni. Durante le celebrazioni però qualcosa va storto ed un gruppo di cheerealers si trasforma in famelici zombie costringendo vecchi compagni di classe a mettere da parte gli screzi del passato e collaborare per sopravvivere.

Secondo me:

Il film di oggi è un tipico esempio del perché mi pace esplorare cinematografie di culture diverse e Paesi lontani. Seppur infatti ad un primo sguardo sembrerebbe essere una semplice commedia zombie con un gruppo di persone rinchiuse in un edificio che deve trovare un modo per scappare, diverse sono le cose che non potremmo mai vedere in un film occidentale e che motivano una visione. Ad esempio uno dei protagonisti era un ragazzino di nome Mansur e che si presenta alla riunione del liceo dopo aver cambiato sesso e presentandosi come Marina. Innumerevoli sono le battute che la riguardano, con gli ex bulletti della scuola invaghiti di questa misteriosa donna che però non saranno felicissimi di scoprire il suo segreto. Splendida è l’uscita di scena di uno di questi ex bulli rimasto da solo con Marina nella seconda parte del film. Altro personaggio degno di nota è un ragazzo divenuto integralista mussulmano, pronto a criticare donne che lavorano e fare la morale un po’ a chiunque ma altrettanto rapido a sacrificare gli altri per salvarsi. Ma il film è costellato di piccole battute e situazioni riguardanti temi delicati quali pedofilia e stupro (o un mix delle due cose) ma trattati in modo quasi naturale. Insomma il film è divertente ed offre una ventata di aria fresca lontana dal politically correct di casa nostra ed il tutto con un’estrema leggerezza. L’horror non è sicuramente il punto forte del film e la storia di base non presenta particolari guizzi narrativi, ma i personaggi e le loro interazioni sono il punto di interesse maggiore.

Una commediola zombesca leggera con una comicità innocentemente offensiva.

 

 

 

 

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