Titolo Originale: Mongolian Death Worm
Nazione: USA
Durata: 90 minuti
Regia: Steven R. Monroe
Anno: 2010
Cast: Victoria Pratt, George Cheung, Sean Patrick Flanery, Jon Mack, Drew Waters, Tiger Sheu, Nate Rubin, Matthew Tompkins, Billy Blair

Trama:

Mongolia: mentre una compagnia petrolifera americana fa degli scavi per la ricerca dello shale oil, in un villaggio assistito da medici volontari dell’associazione Doctors of Hope si diffonde una strana epidemia. Data la scarsità di risorse a disposizione, la dottoressa Alicia cerca di dirigersi in città ma dovrà chiedere aiuto a Patrick, un americano in cerca di tesori. Ben presto i due scopriranno che le perforazioni per la ricerca del petrolio nascondono un segreto che ha risvegliato delle leggendarie creature sconosciute in occidente ma temute dai locali…

Secondo me:

Essendo io un amante dei monster movie ed essendo cresciuto negli anni ’90, non posso che considerare Tremors uno dei miei personali punti di riferimento dato che passava in continuazione in televisione e guardarlo era ogni volta una gioia. Il film originale ebbe due sequel, un prequel ed una fallimentare serie TV, ma alla fine i produttori si resero conto che avevano già dato il meglio con i primi due film e cercare di continuare a mungere i cari vermoni (che ormai erano diventati anche dei polli spelacchiati volanti) era inutile.
Tutto questo fino alla recente piaga della nostalgia anni’90 che ci ha portato un Tremors 5 che, seppur non fosse nulla di incredibile, mi aveva lasciato decisamente soddisfatto.
Di recente è uscito anche un sesto capitolo chiamato Tremors: A Cold Day in Hell ed è in discussione anche una nuova serie dedicata ai nostri vermoni preferiti, della quale personalmente non sento il bisogno e che per il momento pare sia stata bocciata da SyFy. La stessa Syfy che nel 2010 produsse questo Mongolian Death Worm, film scritto e diretto da Steven R. Monroe, subito dopo il successo ottenuto con I Spit On Your Grave, che però sembra essere uno dei pochi film degni di nota della sua filmografia.
L’idea generale del film poteva anche avere delle buone premesse dato che al centro della contesa tra Patrick ed i cattivi c’è nientemeno che la tomba di Gengis Khan a sua volta protetta dai vermoni, e quindi magari potevamo avere un film d’avventura in stile Indiana Jones dei poveri, mentre alla fine ci troviamo nella solita caciara SyFy dove abbiamo gente che si scanna mentre il mostro di turno/fenomeno paranormale/tempesta devasta o divora ogni cosa. Non manca la dottoressa/scienziata discretamente figa mentre non ci sono militari che però vengono goffamente sostituiti da un gruppo contrabbandieri che saranno in scena per pochi minuti dato che non ci metteranno molto a diventare cibo per vermi.
Se bene o male ero preparato ad un film brutto, quello che non ho sopportato è stata l’ambientazione che è quanto di meno credibile possa esistere. Dovremmo essere in Mongolia, un Paese nel quale le temperature raggiungono poco più di 20°C solo per un paio di settimane a luglio e, a causa delle temperature estremamente basse dell’inverno, quasi non crescono alberi. Qui invece la natura è quella tipica di uno stato centrale degli USA tipo l’Oklahoma (o molto più probabilmente delle colline della casa in campagna del produttore) ed i nostri protagonisti girano tutti in abiti estivi.
La nota positiva sono invece sorprendentemente i vermi che sono sufficientemente disgustosi e, forse per la semplicità del design e per i limitati movimenti, si amalgamano bene con il background. Certo, qualche scena è meno riuscita di altre, ma per la media di questo tipo di produzione gli effetti visivi sono più che validi.

Un monster movie molto mediocre che però nasce dalla stesse basi che hanno dato vita al fenomeno Tremors. A tratti si fa anche voler bene, ma resta un brutto film.

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