Titolo Originale: Live Feed
Nazione: Canada
Durata: 81 minuti
Regia: Ryan Nicholson
Anno: 2006
Cast: Mike Bennett, Greg Chan, Stephen Chang, Rob Scattergood, Kevan Ohtsji, Taayla Markell, Lee Tichon, Ashley Schappert, Caroline Chojnacki

Trama:

Durante una vacanza in Cina, cinque amici si imbattono in uno squallido club a luci rosse. Decido di entrarci nonostante un ragazzo appena incontrato cerca di dissuaderli e iniziano a drogarsi ad accoppiarsi tra loro e farsi di coca. Il divertimento però dura poco dato che presto il locale si rivelerà per quello che è: un luogo di tortura gestito da un boss della mafia locale!

Secondo me:

Avete presente Hostel? Vi è piaciuto? A me non moltissimo ma comunque non era del tutto da buttare, perlomeno il primo. Bè questo è uguale, ma infinitamente più brutto! Che poi il regista dica che lui aveva scritto ed iniziato a lavorare al film ben prima dell’uscita di Hostel poco importa, non è stato certo Eli Roth ad inventarsi i Torture Porn.
Fatto sta che il film è inguardabile, davvero una perdita di tempo. Se vi stanno sui coglioni i cinesi sappiate però che il film fa abbastanza al caso vostro nonostante il regista abbia dichiarato di aver deciso di eliminare dal montato finale un sacco di scene che potevano sembrare razziste… Quello che è rimasto però è comunque parecchio brutto e anche vagamente razzista e stereotipato.
Già dai titoli di testa si intuisce l’infima qualità del film, poi arriva l’inutile scena del cane ucciso al mercato e qui non ci sono più dubbi: stiamo per vedere una porcheria!
Poi procedendo con le scene ci si immerge con estrema facilità in un turbine di malaffare, droga e zoccole. Arrivati allo squallido localino dove si consumeranno le violenze finalmente si vedono un po’ di scopate e un tizio enorme vestito con uno di quei costumini sadomaso inizierà ad ammazzare qualcuno dei ragazzi che verranno poi in parte anche cucinati e data in pasto al boss, che si gusterà le morti attraverso delle telecamere.
I maniaci dello splatter e del gore insensato a tutti i costi però ci sono e qui questi effetti sono resi molto bene. Nicholson è infatti un make-up artist, e dovrebbe limitarsi a quello visto che tutto il resto è orribile. Le riprese sono fatte in digitale (scelta dovuta al budget), ma in una maniera pessima e con una fotografia imbarazzante! Lo script è un colabrodo, grazie soprattutto ad un paio di intrecci inutili lasciati a loro stessi, dei dialoghi insulsi e a scene troppo lunghe con l’inquadratura che si sofferma su scene inutili (giustifico solo le tette della ballerina all’inizio). Nell’elenco delle brutture va citato il misterioso finale con i personaggi che cambiano posizione e si ritrovano con più pistole in mano.
Già arrivare alle prime morti è una sofferenza, ma quando speri che il film decolli ti rendi conto che ormai è troppo tardi. Nulla funziona! Potrei parlarvi dei combattimenti contri i cuochi che cucinano i cazzi in cucina o dell’immortale uomo gigante ma ho già perso troppo tempo su questa roba…
Ah dimenticavo, pure le musiche sono indecenti!

Davvero una delle cose peggiori che un fan dell’horror possa trovare in giro.
(scusate per la qualità del trailer ma non ho trovato nulla di meglio)

2 Responses to “Pasto Umano”

  1. Insomma hostel non è che mi sia piaciuto più di tanto, però mi hai incuriosito =)

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