Titolo Internazionale: The House on The Edge of the Park
Nazione: Italia
Durata: 94 minuti (versione integrale; 79 minuti tagliato)
Regia: Ruggero Deodato
Anno: 1980
Cast: David Hess, Annie Belle, Christian Borromeo, Giovanni Lombardo Radice, Brigitte Petronio, Gabriele di Giulio, Lorraine De Selle

Trama:

Alex, uno stupratore maniaco, e Ricky, ragazzo vagamente ritardato, decidono di andare a ballare ma appena prima che i due escano dall’officina nella quale lavorano e dove vive Ricky arriveranno due ragazzi, Tom e Lisa, con un problema alla macchina che invitano Alex e Ricky ad una festa a casa loro. La festa si rivelerà abbastanza noiosa ed umiliante soprattutto per Ricky e così Alex deciderà di movimentare un po’ la situazione…

Secondo me:

Tra le decine di protagonisti del cinema italiano anni ’70-80 che mancano su questo blog l’assenza di Ruggero Deodato era una di quelle più pesanti. Nella sua carriera non ha diretto moltissimi film ma ha sicuramente lasciato una traccia indelebile nel mondo del cinema, sopratutto grazie ai suoi film cannibalistici. Il più famoso è senza dubbio Cannibal Holocaust, grazie al quale il regista sì farà anche 4 mesi di carcere con la condizionale, e spesso categorizzato come Snuff movie a causa di alcune scene particolarmente crude e realistiche e per qualche animale ucciso. Comunque sicuramente ne riparlerò!
Quello di cui parlo oggi invece è un film d’exploitation sadico e bello violento. Il film esce 8 anni dopo “L’ultima casa a sinistra” di Wes Craven con il quale condivide parte della storia e anche il protagonista David Hess. Io però quel film non l’ho visto e quindi mi limiterò a commentare il film di Deodato.
Dopo un bello stupro iniziale nudo e crudo (ottime qui le musiche di Riz Ortolani) e qualche scenetta introduttiva, praticamente tutto si svolge in una stanza e grazie anche alla bravura dei due attori principali (David Hess e Giovanni Lombardo Radice) riesce a trascinare lo spettatore in questa situazione claustrofobica che i poveri malcapitati borghesi dovranno subire. Minaccie, sesso, nudità, botte, torture. Nulla ci viene risparmiato ma senza mai esagerare… La componente socio-politica è forte con i malviventi che alla fine risultano più simpatici dei borghesi. Questi infatti sembrano dei viziatelli annoiati che decidono di portare a casa due individui di una classe sociale inferiore per fare qualcosa di diverso…
Se l’atmosfera e la realizzazione tecnico-artistica del film risulta praticamente perfetta, qualche problemino si nota in alcuni comportamenti parecchio discutibili dei protagonisti, soprattutto dei borghesi, ed in un finale macchinoso.
Il film riscosse un’ottimo successo in UK, dove uscì in versione ultracensurata e successivamente in versione integrale per il mercato home, così adesso sembra che alcuni produttori inglesi (nello specifico quelli della North Bank Entertainment) vogliano finanziarne un sequel! In realtà se ne sà ancora poco, sono usciti ad aprile due (bellissimi) teaser poster e l’ultima intervista nella quale Deodato parla del film risale a giugno, dove assicura il ritorno di Giovanni Lombardo Radice e parla vagamente dello script. Spero proprio di saperne qualcosa al più presto, sarebbe un grande ritorno!
[AGGIORNAMENTO: Il progetto è stato purtroppo cancellato dopo la scomparsa di David Hess]

Un film divertente e tecnicamente ottimo. Si perde un pò nel quarto d’ora finale ma merita sicuramente la visione.

One Response to “La Casa Sperduta nel Parco”

  1. Si, il finale è macchinoso…però alla fine non sono proprio riuscito a provare simpatia per i due malviventi!

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