Titolo Internazionale: Sick Sock Monster from Outer Space
Nazione: Italia
Durata: 82 minuti
Regia: Alberto Genovese
Anno: 2015
Cast: Marco Antonio Andolfi, Alessandro Bianchi (voce), Giovanni de Giorgi (voce), Alberto Pagnotta (voce), Paola Masciadri (voce)

Trama:

In una galassia lontana gli abitanti di alcuni pianeti sono costretti per sopravvivere ad utilizzare lampade abbronzanti e fare attività fisica per mantenere il calore corporeo a livelli ottimali. Per ricordare la scomparsa di un tale, il re Grigorio XXII decide di far installare delle speciali lampade abbronzanti in tutti i luoghi pubblici come scuole e uffici ed affida la consegna alla nave spaziale Dolcezza Extrema guidata dal Pixws, ex rocker, ed al suo singolare equipaggio.

Secondo me:

Io volevo fortemente amare questo film ed appena è uscito in versione Home video mi sono preso anche l’edizione limitata numerata con custodia calzino. Amavo l’idea di questo prodotto indie italiano i cui protagonisti sono pupazzi fatta eccezione per un solo attore in carne ed ossa ovvero Marco Antonio Andolfi celebre per La Croce dalle Sette Pietre il tutto in una Space Opera. Il fatto poi che la Troma abbia distribuito negli USA il film con il titolo Sick Sock Monster from Outer Space era per me un plus anche se effettivamente la compagnia di Lloyd Kaufman distribuisce un po’ tutto quello che gli capita in mano.
Amo tuttora il design così amabilmente raffazzonato della maggior parte dei personaggi ma tolto quello al film rimane ben poco in questo secondo film da regista di Alberto Genovese, che aveva già firmato L’Invasione degli Astronazi. La storia innanzitutto è un puttanaio e non si capisce una sega. Già i primi 5 minuti lasciano capire un po’ l’andazzo del film: muore in maniera incomprensibile questo Efisio che sarebbe un tipo muscoloso che non si capisce cosa faccia di preciso nella palestra. 10 anni dopo non si capisce bene cosa succede ma pare manifestarsi in qualche modo Efisio e quindi il re Grigorio decide di mettere delle lampade abbronzanti in giro per gli uffici della galassia. Chiaro vero? No? Bhé il film è più o meno tutto così: cose illogiche che succedono con motivazioni discutibili o assenti del tutto, magari con la scusa delle droghe e scene incollante in maniera poco omogenea come i momenti musicali buttati lì nel mucchio un po’ alla cazzo o le scene oniriche che sembrano durare ore. A tratti sembra di vedere un film di Lynch dei tempi d’oro scritto dopo aver scolato una bottiglia di Amaro del Capo, diretto dopo un’indigestione di funghi prataioli e montato durante un concerto dei Manowar.
Anche visivamente il film mi ha deluso ma non tanto per il digitale scadente sul quale sorvolo tranquillamente data la natura casalinga del prodotto, ma per la scelta della palette cromatica che è troppo scura e cupa. Avrebbe sicuramente beneficiato di una maggiore illuminazione negli interni e di colori più accesi, che nel film vengono relegati quasi esclusivamente ai trip del capitano Pixws.
I personaggi hanno del potenziale ma sono purtroppo a servizio di una storia davvero troppo confusa che non li gratifica. Il capitano Pixws ad un certo punto diventa solo un drogato e tra i comprimari vi è una ninfomane che bho, cerca cazzi, un dottore ormai inutile data l’assenza di malattie, un pesce che parla in maniera sconclusionata che dovrebbe essere un po’ la spalla comica del film ma che si perde per corridoi. Tutti dal design simpatico ma che spesso non si capisce che diavolo stiano facendo.
Vedere questo film è stata per me un’esperienza frustrante a causa del potenziale inespresso del prodotto che in fin dei conti si rivela incredibilmente noioso.
Ah, poi c’è anche un personaggio simile a Berlusconi buttato lì a cazzo pure lui.
Adesso Genovese sta lavorando ad un nuovo film da regista dal titolo Resurrection Corporation scritto da Mattia De Pascali, che sarà un film d’animazione definito come una dark horror comedy ispirata all’espressionismo tedesco di inizio ‘900. Anche in questo caso le premesse sembrano buone e speriamo che il film finito sia migliore di Dolcezza Extrema.

Un film dal fascino potenziale enorme che però si rivela un prodotto estremamente debole. Magari qualcuno lo amerà follemente ma non io. Se volete comunque l’edizione limitata è ancora disponibile a questo link

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