Titolo Originale: Bubba Ho-Tep
Nazione: USA
Durata: 92 minuti
Regia: Don Coscarelli
Anno: 2002
Cast: Bruce Campbell, Ossie Davis, Ella Joyce, Heidi Marnhout

Trama:

Da oltre vent’anni un anziano Elvis Presley vive in una casa di riposo in Texas, dove tutti però lo conoscono come il suo imitatore Sebastian Haff. In realtà, all’apice del successo, Elvis aveva deciso di prendersi una pausa dalla celebrità e lasciò il mondo dello spettacolo nelle mani di quello che considerava la sua miglior copia che però morì poco dopo. Nel frattempo le prove che Elvis aveva per provare la sua identità finiscono bruciate e nessuno crede alla sua storia. L’unico a credergli è un nero, convinto di essere John Fitzgerald Kennedy. I due comunque, indagando su una serie di decessi, scoprono che in realtà gli anziani sono uccisi da una mummia che ne assorbe l’anima.

Secondo me:

Questo film è stato uno dei casi cinematografici più interessanti negli ultimi anni. Si tratta di un film a basso budget che però ha avuto un successo clamoroso dovuto secondo me ad una sola cosa:  Elvis è infatti interpretato dal caro vecchio Bruce “Ash” Campbell, uno degli attori più sottovalutati ad Hollywood ma amatissimo dai fan degli horror anni 80′ dato che è il protagonista de La Casa e dei suoi seguiti. L’interpretazione di Elvis è magnifica, e credo che il film sia diventato un cult negli Stati Uniti solo per questo perché per il resto è un film non esaltante, almeno secondo me. Sicuramente è sopra la media delle vaccate mainstream che vengono proposte oggi, ma io non l’ho trovato così sorprendente anzi mi ha anche annoiato. Si ride abbastanza ma senza grosse battute, anzi quelle di maggiore interesse riguardano il “culo” o la “cacca”. Della storia della mummia poche cose hanno senso ma vedere i protagonisti inermi affrontare il mostro mette un po’ di angoscia.

Una curiosità legata al budget del film: non è stato possibile inserire nessun brano di Elvis nella colonna sonora per una questione di diritti

Il film è quindi godibile anche se nulla di indimenticabile secondo me. Da notare che in italia è stato distribuito per il mercato Home-video dopo ben 7 anni dall’uscita USA del 2002…

10 Responses to “Bubba Ho-tep – Il re è qui”

  1. […] di Campbell, vengono infatti citati in continuazione i suoi lavori, elogiandone qualcuno (Bubba Ho-Tep)e ne vengono prese in giro altre (Cave Alien, che credo sia un titolo inventato, forse è un […]

  2. ma che dici?!
    “un filmetto di poco conto” non lo è proprio, è tutto di altissimo livello dalla fotografia alla colonna sonora, gli attori sono entrambi superbi, la storia (fedele al racconto di Joe R. Lansdale) è geniale.

    non so cosa tu chieda ad un film, ma confrontato anche con pellicole molto più note, questo per me è sicurmente un CULT MOVIE!

    • Grazie per il commento, ma semplicemente a me non ha colpito. Non è brutto ma non mi ha lasciato niente… Sul lato tecnico adesso non ricordo nulla, proprio perchè il film non è riuscito ad entrarmi in testa. Anzi ti dirò che l’ho addirittura visto in due parti.
      Sulla fedeltà al romanzo non ne ho idea, non avendolo letto. Però spesso preferisco che un film non sia troppo fedele alla storia da cui è tratto (e comunque ricordo che c’era qualcosa che non mi aveva convinto anche nella sceneggiatura, ma è passato troppo tempo! Se mi capitasse di rivederlo aggiornerò l’articolo!)…
      Verissimo invece il discorso sugli attori, io ho parlato solo di Bruce, ma anche Davis era fantastico!
      Vero anche che il film è migliore rispetto a molti film più blasonati, ma anche tra i film ancora più sconosciuti ci sono film migliori di questo…

      (poi comunque non sono un giornalista o un esperto del settore, le mie opinioni sono quelle di un semplice appassionati di cinema, quindi più che criticabili!)

  3. Direi che non sono d’accordo, se non per il fatto che Campbell è DAVVERO un grande attore (consiglio My name is Bruce, che lo vede anche come regista).
    Il film non è un horror e quindi classificarlo o pensarlo come tale è sbagliato. E’ difficile anche da classificare, a dire la verità.
    La storia è originale, ha una fotografia splendida… e vederlo in italiano è praticamente una bestemmia (ma questo vale per ogni pellicola esistente su questa terra).

    • a me non ha impressionato, comunque devo dire che sul doppiaggio non sono daccordo nel definirlo pessimo a priori. Pensa ad Eddie Murphy. Io lo odio sempre, ma in versione originale è ancora peggio! Nel suo caso tonino accolla ha fatto un lavoro egregio! Anche Dottor house lo preferivo in italiano prima della morte del vecchio doppiatore…

  4. Non è questione di essere “peggio”. E’ questione che Eddie Murphin ha quella voce lì. Se poi non ti piace (anche io lo detesto parecchio) semplicemente non ti piace Eddie Murphin.
    E’ come preferire ascoltare anzi, dire che è MEGLIo – una cover band di Bruce Springsteen che canta in italiano, cambiando pure i testi, invece di Springsteen stesso. E’ abbastanza assurdo. Ma siamo talmente abituati a vedere le cose doppiate che ammettere che sono delle taroccate italiane sembra quasi fantascienza…
    Doctor House doppiato perde dell’80 per cento della sua (passata) bellezza. Il cambio del doppiaggio è purtroppo una conseguenza di una scelta “sbagliata” a priori. L’identificare un personaggio-attore con un (spesso pessimo) attore italiano è una pecca per chiunque ami anche solo un pochino il cinema… hugh Laurie tra l’altro è davvero un bravo, perché vedersi un surrogato?

    Che poi il doppiaggio può anche “funzionare”. Ma per farlo “funzionare” cambiano SEMPRE le battute (è qualcosa di incredibile, spesso addirittura inspiegabile) e lo stesso personaggio è semplicemente diverso. In meglio? In peggio? Non riesco a capirne la differenza: il personaggio creato era quello, perché dovrei volerne vedere un altro?

    L’altra sera ho visto un western di Lucio Fulci con Tomas Millian e Testi. Il film non era male in inglese – lingua scelta da Fulci – nel doppiaggio (immagino curato o comunque approvato sempre da lui) il film era imbarazzante e aveva delle battute aggiunte – battute davvero orrende. Aggiungerei per un “pubblico italiano”, visto che ce l’ha infilato solo lì.

    Aggiungerei che vedere un film doppiato (in qualsiasi lingua, non ce l’ho solo con quello italiano) equivale spesso a non vedere il film. A me è capitato decine di volte di schifare qualcosa per poi riguardarlo in lingua e capire che non era il film in sè. Ci sono decine di esempi. I primi che mi vengono in mente sono “A spasso con Daisy” (in americano è davvero valido per essere un film di Hollywood per famiglie, se non altro per l’interpretazione di Morgan Freeman… incredibilmente bravo, per una volta), Pomodori verdi fritti (in italiano è penoso) e Twin Peaks… Twin Peaks particolarmente secondo me è quasi un’eresia vederlo in ita…

    Per Bubba va beh, non si può avere gli stessi gusti… ma dagli una seconda possibilità, prima o poi! Magari cambierai idea…

  5. scusa per il commento un po’ lungo, era per cercare di spiegare al meglio il mio essere “contro” una cosa tanto comune come il doppiaggio…

    • figurati!
      di solito anche io preferisco guardare film in lingua originale (poi adesso che sono all’estero e devo migliorare l’inglese ci vado a nozze!) però non voglio demonizzare il doppiaggio, soprattutto in un Paese come il nostro che ha una tradizione e una qualità a volte eccelsa. Qualche giorno fà stavo vedendo Gamera 2: Attack of the Legion (un giorno posterò l’articolo!) doppiato in americano. Pessimo!
      Poi comunque pensa all’uomo medio che deve scegliere se leggere sottotitoli o guardarsi un film doppiato. Verissimo che si perdono decine di giochi di parole…
      (Per Dr.house l’ho rivisto tutto in inglese di recente, e almeno per hugh laurie preferisco l’italiano, delle prime sei stagioni di Sergio Di Stefano… Il cambio del doppiatore non è comunque stata una scelta ma un obbligo dovuto alla sua scomparsa)

  6. A me questa cosa della qualità eccelsa pare un luogo comune. In base a cosa si tratterebbe di doppiaggi ad alta qualità? In base al fatto che seguono il labiale? Ma si tratta di uno spettacolino con i pupazzetti, tipo i Muppet? Qualcuno si è mai preso la briga di andare a vedere l’originale e vedere se – almeno – i dialoghi rimangono fedeli?
    Il doppiaggio negli altri paesi fa cagare… ma in base a cosa lo diciamo? In base alla nostra abitudine di vedere gli attori doppiati in una certa maniera. Una volta che ti abitui a vedere tutto in lingua originale, ti rendi conto che sono spesso fuori sincrono, quando non lo sono cambiano i dialoghi e spesso cambiano proprio i personaggi. E questo ci dà la palma d’oro dei migliori doppiatori?
    Poi, va beh, ci si potrebbe anche paragonare anche a paesi che il doppiaggio non lo utilizzano praticamente per niente (come la Svezia), invece che paragonarsi a chi lo usa e fa’ peggio (ammesso e non concesso che siano peggiori). L’uomo medio della Svezia ha elementi intellettuali superiori rispetto all’uomo medio italiano? E poi – quante domande – essere uomini medi è una scusante per qualsiasi cosa?
    Di Doctor House ho visto solo la prima stagione in italiano, perché all’epoca era ancora difficile trovare tutto il materiale che c’è adesso… Non capisco come si possa “preferire” la versione taroccata… ma a ciascuno il suo, chiaramente.
    Quando parlavo del cambio del doppiatore e della scelta sbagliata, non intendevo che sia stata la scelta del direttore del doppiaggio… Intendevo che identificare un certo attore con una voce che non è sua, diventa fuorviante e si rimane spiazzati, quindi, ad un cambiamento qualsiasi. Ma è la scelta di fondo – quella di non vedere Hugh Laurie o chiunque altro con la sua voce – che è distorta.

    So che per molti è meglio vedere una cosa piuttosto che non vederla. Però, boh, io mi sforzo sempre ad avere la versione con una migliore risoluzione, in lingua e via dicendo… e se lo faccio io, non credo sia poi una cosa così complicata da attuare.

    Uff, alla fine ho scritto un altro post lunghissimo.
    Ma dopo questo basta, lo giuro, che tanto l’argomento è esaurito.

  7. Forse la questione è che amo profondamente il cinema e mi dispiace vedere che in molti lo prendono come un passatempo da un paio d’ore.
    So che il cinema è ANCHE quello, eppure io anche per vedere Alex l’ariete sono perfezionista…

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