Titolo Originale: Eri Eri Rema Sabakutani?; エリ・エリ・レマ・サバクタニ
Nazione: Giappone
Durata: 107 minuti
Regia: Shinji Aoyama
Anno: 2005
Cast: Tadanobu Asano, Aoi Miyazaki, Mariko Okada, Masaya Nakahara, Yasutaka Tsutsui, Masahiro Toda

Trama:

2015: Il mondo intero è colpito da un virus letale che porta alla Lemming Syndrome ovvero una malattia che spinge le persone al suicidio. Le continue morti conducono tutto il mondo in una profonda crisi economica e sociale.
Il film segue la storia di due musicisti Noise, alla continua ricerca di nuovi suoni e rumori, che sembrano immuni al virus. Grazie all’aiuto di un investigatore privato un ricco uomo d’affari viene a sapere di loro e cerca di scoprire i loro segreti nel tentativo di curare la sua unica figlia (e sua unica) erede malata.

Secondo me:

Preparatevi: questo film è estremamente strano e affatto facile da vedere, ma se riuscirete a metabolizzarlo a fine della visione ne sarete estasiati. Questo film è uno di quelli pieni di silenzi e immagini splendide e spesso queste opere finiscono per l’essere spocchiose e vuote. Qui invece, nonostante le immagini prendano il sopravvento, c’è una bella storia che però non sarebbe nulla senza la cornice spocchiosa di immagini e suoni che la circonda. Il titolo tradotto significa Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?, la frase detta da Gesù sulla croce prima di morire.

Più della parte visiva è l’audio che viene stimolato di più, e anche se la musica Noise, così sporca e graffiante non è proprio un piacere per le orecchie, qui assume un grosso significato. Perché proprio questa musica ha effetti sulla malattia? Sarà un caso o c’è qualche ragione specifica? Non ne ho la minima idea ma i due ragazzi alla ricerca dei suoni sembrano due bambini alla scoperta del mondo e trasmettono un’immenso senso di sicurezza e amore per la musica. C’è però una scena particolarmente sorprendende: un concerto Noise in un prato. Scena da vedere e rivedere

Un film lento e difficile ma anche immensamente bello e in fondo non troppo noioso quanto i film d’autore classici. Io vi consiglio di dargli una possibità e se non riuscite a vederlo cercate il concerto su youtube.

Consigliato agli amanti del bello! Guardatelo e fatemi sapere cosa ne pensate.

4 Responses to “Eli, Eli, Lema Sabachthani?”

  1. Il film ha annoiato un po’ anche me. Forse la trama è troppo diluita dai … ‘momenti sonori’

  2. Ciao!

    Ho provato a dare un’occhiata veloce su Internet, ma nisba: dove hai trovato il fim? A me va bene qualsiasi formato, basta che sia in una lingua a scelta tra italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo 🙂

    In ogni caso, complimenti per il blog!

  3. In effetti, l’espressione “Eli, Eli, Lama Sabachtani” non ha mai significato “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Significa originariamente il contrario. Sono le parole sacramentali utilizzati dall’iniziazione finale nell’antico Egitto, come anche in altre regioni, durante il Mistero della messa a morte del “chrestos” nel corpo mortale, con le sue passioni animali, e la resurrezione dell’uomo spirituale come Christos illuminato in un’aura ora purificata (equivalente alla “seconda nascita” di Paolo, il “nato due volte” o a quella iniziatica dei brahmani, ecc.). Queste parole erano rivolte all’io superiore dell’Iniziato (“Sé Superiore”), lo Spirito divino in lui nel momento in cui i raggi del sole mattutino si riversavano sul corpo in trance del candidato, e dovevano richiamarlo alla vita della sua nuova rinascita. Tali parole, poi distorte a fini dogmatici, erano indirizzate al Sole spirituale interiore, e significavano “Mio Dio, mio Dio, come mi glorificherai!” ( http://sabatoxuomo.altervista.org/riflessioni-su-abbandono-e-gloria.html ).

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