Titolo Originale: Gandarrapiddo: The Revenger Squad
Nazione: Filippine
Durata: 112 minuti
Regia: Joyce Bernal
Anno: 2017
Cast: Vice Ganda, Pia Wurtzbach, Daniel Padilla, Lassy Marquez, Ejay Falcon, Wacky Kiray, Karla Estrada,Wacky Kiray, Loisa Andalio

Trama:

Dopo aver salvato il mondo sconfiggendo il malvagio Madman, la supereroina Gandarra perde la memoria e vive una vita normale assieme alla sua squadra di supereroi ed assieme a Chino, figlio di Madman, che viene cresciuto dal supergruppo. Il giorno del suo ventunesimo compleanno però, il ragazzo manifesterà i suoi poteri e pertanto il gruppo di supereroi cercherà di far tornare la memoria ad Emy, ovvero Gandarra. C’è il rischio che Chino possa schierarsi con il male, data anche la minacciosa presenza di una bellissima donna che si rivelerà essere una vecchia conoscenza di Emy

Secondo me:

Poche settimane fa vi parlavo di Ang Panday, film filippino giunto secondo all’edizione 2017 del Metro Manila Film Festival (MMFF). Quel film era certamente affascinante ma in fin dei conti nulla di eccezionale mentre questo Gandarrapiddo: The Revenger Squad, è una bomba che, nonostante sia stato il miglior incasso del festival, è riuscito ad ottenere solo il premio del pubblico.
Mattatore del film è Vice Ganda, pseudonimo di Jose Marie Borja Viceral, comico di lungo corso che pare sia specializzato in humor volgare e battutacce a volte considerate un po’ troppo pesanti. Ovviamente io non ne so nulla e non avevo mai sentito parlare di questo qua, e mi baso solo su Wikipedia e poco altro.
Già il prologo del film riesce a mettere lo spettatore a disagio mostrandoci un epico scontro con i supereroi vestiti con dei costumi degni della peggior convention di cosplay di paese che cercano di impedire al cattivo di impadronirsi della lancia a forma di rossetto brandita da Gadarra. Il costume di quest’ultima merita un discorso a parte dato che sembra un vestito di carnevale di Sailor Moon preso dai cinesi. Meraviglioso!
Finita la scena d’azione, ci ritroveremo a casa Mariposque, in un tripudio di omosessualità forse secondo solo al pubblico in studio dell’Eurovisione. Io ho amato l’atmosfera di questo film totalmente fuori dagli schemi, perlomeno a quelli ai quali siamo abituati. I colori, la gioia che viene espressa, la comicità a volte becera… Se riuscite ad entrare nel mood non potete che convenire con me che quello che avete davanti è un cazzo di capolavoro! Se però tutto questa gaiosità non riuscite a mandarla giù aspettate più o meno il minuto venti prima di scartare il film perché ad un certo punto sbuca fuori Pia Wurtzbach, la donna più bella dell’universo (almeno del 2015, avendo vinto Miss Universo quell’anno) che ha uno degli scambi di insulti più belli della storia del cinema basati esclusivamente sull’aspetto fisico con l’oggettivamente brutta Emy (che poi in realtà è Vice Ganda e quindi un uomo) e che presto rivedremo con ben pochi vestiti addosso.
Tra le mille cose divertenti da sottolineare ci sarebbe anche il modo di parlare dei protagonisti che utilizzano spesso dell’inglese maccheronico in mezzo al loro tagalog con influenze spagnole, ma poi magari è il modo normale di parlare dei filippini, non saprei. Bho, comunque fa ridere, specialmente quando parlano di fake news, termine che sentirete una quindicina di volte all’interno del film ed in alcuni casi anche totalmente a cazzo.
La storia non è certamente il punto di forza del film dato anche che anche lo stesso Vice Ganda, sfondando la quarta parete come un Deadpool qualsiasi, si chiede dove sia lo sceneggiare. Sostanzialmente avremo la squadra dei buoni contro un paio di cattivi, cambi di casacca, momento drammatico ed inevitabile lieto fine con lo zuccheroso messaggio finale sulla bellezza della famiglia che non dipende esclusivamente dai legami di sangue.
Le scene d’azione sono sicuramente povere ma in alcuni frangenti anche molto creative. Bello è ad esempio il primo combattimento di Chino (diventato Rapiddo) con un gruppo di banditi ed anche il combattimento di massa finale ha i suoi bei momenti, anche se i personaggi secondari sono davvero troppo secondari e nelle occasioni più concitate spariscono. Comunque sia gli effetti speciali di questo film sono decisamente superiori ad Ang Panday, ed il fatto che al MMFF 2017 quest’ultimo abbia vinto il premio nella categoria è scandaloso.

Questo film vi aiuterà a scoprire quanto è bello il mondo fuori dalla vostra confort zone. Uno dei motivi per cui scrivo su questo sito è espandere i miei orizzonti cinematografici e portarmi con me quante più persone possibili. In questo caso spero davvero vi venga la curiosità di guardare Gandarrapiddo: The Revenger Squad perché io mi sono divertito come un cretino!

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