Titolo Originale: Dræberne fra Nibe
Nazione: Danimarca
Durata: 90 minuti
Regia: Ole Bornedal
Anno: 2017
Cast: Nicolas Bro, Ulrich Thomsen, Mia Lyhne, Lene Maria Christensen, Marcin Dorocinski, Søren Malling, Gwen Taylor, Birthe Neumann, Alexander Behrang Keshtkar

Trama:

In una piccola cittadina nel nord della Danimarca vivono Ib ed Edward, due soci di una società edile ed entrambi con problemi coniugali. Dopo un litigio con le rispettive mogli, decidono di andare a bere in un pub e, totalmente ubriachi, assoldano un killer per uccidere le donne e ricominciare la loro vita utilizzando i soldi che incassano in nero al lavoro. Venute a sapere del piano dei mariti, le mogli non si limiteranno a scappare ma passeranno al contrattacco…

Secondo me:

Ole Bornedal è un regista danese famoso principalmente per il suo thriller Il Guardiano della Notte del 1994 che ricevette anche un remake americano uscito nel 1997 diretto ancora una volta da Bornedal ma con una sceneggiatura riscritta da Steven Soderbergh. Dopo la parentesi americana, il regista è tornato a lavorare in patria ed suoi film non hanno avuto più la stessa visibilità internazionale de Il Guardiano della Notte. Sembra però che la moda dei remake fuori tempo massimo sia arrivata anche in Danimarca ed il prossimo anno dovrebbe uscire un sequel del film del 1994, così ho deciso di vedermi l’ultimo lavoro del regista, giusto per essere aggiornato. Small Town Killers in patria non ha avuto un particolare successo ed è stato anche abbastanza massacrato dalla critica ma devo dire che a me a fatto passare una bella serata in allegria! Il film racconta della noiosa Nibe, una piccola cittadina del nord della Danimarca dove la cosa più emozionante che c’è è un corso di Salsa tenuto da un ballerino gay. Ib ed Edward sono due persone molto semplici ma, complici anche i problemi coniugali, la vita nel piccolo centro comincia a stargli stretta. Come tutti gli uomini di mezza età di ogni paesino del mondo, i due preferiscono bere al pub piuttosto che accompagnare le rispettive mogli al corso ed è da qui che assolderanno l’assassino per uccidere le mogli. Se con l’insegnate di salsa gay credevate che il film si fosse giocato già la carta del personaggio stereotipato vi sbagliate perché il nostro assassino sarà Igor, un russo alcolizzato perennemente pieno di vodka che, come prima vittima, ucciderà un tassista arabo simpatizzante di Al-Quaeda. Ma non è finita, perché più tardi faremo la conoscenza anche di una donna inglese doc con tanto di cappellino ed abbigliamento eccentrico. Insomma forse la questione stereotipi è un po’ eccessiva ma in fondo i personaggi sono divertenti e le situazioni decisamente sopra le righe. Il tipo di comicità non è certamente dei più raffinati ed è tutto un po’ prevedibile inoltre non manca qualche vaccata decisamente esagerata. Ma alla fine io mi sono divertito e non mi va di fare troppo le pulci a questo film.

Una commedia nera divertente ma non certamente indimenticabile. Sicuramente vi lascerà con il sorriso ma non ve ne ricorderete per molto.

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