รักเราของใคร 1448Titolo Originale: รักเราของใคร
Nazione: Thailandia
Durata: 93 minuti
Regia: Arunsak Ongla-or
Anno: 2014
Cast: Isabella Lete, Apinya Sakuljaroensuk, Pudit Kunchanasongkarm, Pattadon Jan Ngern

Trama:

Pim e Nam sono un’allegra coppietta che però si trova in un momento difficile della loro relazione. Nam sta per andare a studiare in Giappone e vorrebbe portare Pim con se, ma la ragazza non vuole partire. A complicare il quadro arriva anche Pat, una ragazza che Pim incontrerà ad una festa e con la quale nascerà una particolare amicizia che presto però si evolverà in una relazione omosessuale. Le due ragazze riusciranno a coronare la loro storia d’amore ma dovranno scontrarsi con una società che ancora oggi vede con diffidenza una relazione tra persone dello stesso sesso.

Secondo me:

In questo periodo l’argomento principale dell’attualità politica sono i matrimoni gay. Ogni telegiornale, talk show o quotidiano non può non parlare dell’argomento in questo periodo ed ormai sta per arrivare in parlamento un disegno di legge per regolamentare le unioni tra persone dello stesso sesso.
Da buoni democristiani, noi di Filmperpochi non esprimiamo nessun parere riguardo nessun argomento delicato, ma abbiamo deciso di cavalcare l’ondata mediatica parlando di un film a tematica omosessuale. Non sarebbe nel mio stile parlare di film celebri ed acclamati come I segreti di Brockback Montain o La Vita di Adele, pertanto ho preferito cercare qualcosa di quasi totalmente sconosciuto ma comunque valido.
La mia ricerca mi ha portato in Thailandia, paese che ha saputo regalarmi dei bei lacrimoni in almeno un paio di occasioni con film drammatici o romantici. Ero quindi abbastanza ben disposto verso questo film ma ad essere onesto non mi ha emozionato più di tanto nonostante abbia ottimi spunti romantici e momenti molto tristi.
La mia insensibilità potrebbe essere dovuta alla poca empatia che ho avuto con le ragazze protagoniste della storia d’amore lesbo nel film. L’attrazione fulminea delle due protagoniste non giustifica il modo con il quale Pim tratta il povero Nam che le prova tutte per risollevare la loro zoppicante storia e, nonostante i suoi sforzi e l’affetto per Pim, viene lasciato con un mezzuccio veramente triste e vile! Pat invece è il diavolo tentatore che non tiene assolutamente in considerazione la relazione della ragazza a cui punta. Insomma, io spero che in Giappone Nam abbia trovato una ragazza mille volte migliore di Pim.
L’amore tra le ragazze però trionfa e alla fine Pim e Pat si mettono insieme, si sposano, gestiscono un caffé in mezzo alla natura e vivono la loro favola nonostante qualche ostacolo e l’ostilità della famiglia di una delle ragazze.
Il punto del film è che il matrimonio delle due ragazze non è legalmente riconosciuto dalle leggi Thailandesi. Il 1448 del titolo è proprio l’articolo del codice civile Thailandese che descrive il matrimonio come “l’unione tra un uomo e una donna con più di 17 anni“. Le due protagoniste di questo film quindi si sposano ma legalmente il loro matrimonio non ha nessun valore e pertanto, dal punto di vista legale, le ragazze non hanno nessun legame. Questo porterà a gravi problemi che culmineranno più o meno a dieci minuti dalla fine quando un avvocato senz’anima si rivolgerà ad una delle due ragazze distrutta dal dolore dicendole: “Bhé, se ti sposavi un ragazzo tutto questo non sarebbe successo”.
Visivamente il film è bruttino e l’impatto grafico iniziale potrebbe allontanare qualcuno. I problemi non si limitano alle evidenti carenze visive, ma anche stilisticamente il film ha delle grosse lacune. Restando sui primi minuti ad esempio, c’è un concerto che viene ripreso per troppo tempo. Scene invece molto importanti vengono troncate in maniera rapidissima con dei tagli di montaggio repentini che fanno pensare che parte del girato sia andata persa. E poi ci sono dei flashback che ogni tanto riescono a confondere le idee non poco.

Nonostante gli evidenti difetti e la mia scarsa empatia con i protagonisti, il film non mi è dispiaciuto e credo che lì fuori ci siano diverse persone che sognino di aprire un caffé in mezzo ai campi con la propria anima gemella.
Se questo film può apparire pura propaganda a favore dei diritti gay e voi invece siete dei bigotti forcaioli, sappiate che il prossimo articolo potrebbe vedere per protagonisti proprio delle persone come voi!
Data però la frequenza di pubblicazione che c’è su questo sito la cosa potrebbe anche non avvenire mai.
Vedremo.

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